Presentazione squadre 2022: Bora-hansgrohe
Nuova stagione e nuovi obiettivi per la Bora-hansgrohe. Un confronto tra la composizione dell’anno scorso e quella di quest’anno, infatti, rende subito evidente l’intenzione di cambiare rotta della formazione tedesca nella nuova annata. Emblematico di questo rinnovato corso è la partenza di Peter Sagan, corridore che per anni è stato il simbolo di questa squadra cresciuta attorno a lui e che adesso è stato sostituito da tanti scalatori che cercheranno di lottare per la classifica generale nei GT. Non mancherà comunque la volontà di cercare anche i successi parziali, come dimostra il ritorno di Sam Bennett e la presenza di alcuni uomini come Nils Politt e Maximilian Schachmann che proveranno ad essere protagonisti anche nelle classiche.
Gli uomini più attesi
È chiaro che gli uomini più attesi saranno soprattutto i due corridori che nel recente passato hanno curato le ambizioni di classifica generale del team, vale a dire Emanuel Buchmann e Wilco Keldermann. Il tedesco, dopo un 2021 difficile, condizionato anche dalla sfortuna, spera di poter tornare a lottare per salire sul podio di un grande giro, come successe nel 2019 quando fu, sorprendendo un po’ tutti, quarto in classifica generale al Tour de France. L’olandese, invece, è arrivato in squadra lo scorso anno e non ha deluso le attese chiudendo la Grande Boucle in quinta posizione, pur nelle difficoltà di una stagione iniziata e conclusa con due brutti infortuni, purtroppo una costante della sua carriera.
Considerare le ambizioni della squadra nei GT limitate solo a loro due sarebbe tuttavia un grosso errore, vista una campagna acquisti che, dallo scorso primo agosto, ha portato nel team tantissimi scalatori che potrebbero benissimo lottare per un buon piazzamento in queste corse. Primo tra tutti Aleksandr Vlasov, arrivato in squadra dopo il quarto posto allo scorso Giro d’Italia, che ha dimostrato grande solidità e la possibilità di fare bene in classifica generale. Anche Sergio Higuita in passato ha fatto vedere di saper andare veramente forte in salita, ma non ha mai seriamente provato a fare classifica in una corsa di tre settimane, e l’approdo alla Bora rappresenterà l’occasione giusta per testarsi.
Non può essere dimenticato nemmeno un corridore come Jai Hindley. L’australiano, dopo essere stato grande protagonista della corsa rosa 2020, conclusa al secondo posto e con una vittoria di tappa, l’anno scorso non è riuscito a riconfermarsi e spera nel cambio di ambiente per potersi rilanciare. Ambizione che coltiva anche Lennard Kämna: il tedesco, infatti, dopo la vittoria di tappa al Giro della Catalogna, ha vissuto un 2021 da incubo, decidendo di prendersi una pausa per imparare a gestire meglio lo stress fisico e mentale a cui era sottoposto. La squadra ha comunque mostrato grande fiducia in lui, come testimonia il rinnovo del contratto, e quindi spera che possa aiutare i capitani e ottenere qualche importante risultato e, magari, conquistare anche qualche successo personale.
Sempre per quanto riguarda il comparto scalatori sarà interessante capire che ruolo possa avere l’austriaco Felix Groβschartner. Corridore in grado di chiudere tra i primi dieci le ultime due edizioni della Vuelta a España, il classe 1993 probabilmente quest’anno troverà meno spazio per le ambizioni personali, ma potrebbe comunque essere un valido supporto per gli altri capitani e pensare di andare a caccia di qualche successo parziale o di buoni risultati in corse minori. Trasformazione, quella in cacciatore di tappe, che l’anno scorso è invece già stata fatta dal connazionale Patrick Konrad con successo; l’impressione, quindi, è che il 30enne voglia continuare su questa strada.
Tra i gregari più attesi quando la strada comincerà a salire c’è sicuramente il nostro Matteo Fabbro. Il corridore friulano, infatti, in questa stagione sarà chiamato spesso ad affiancare i suoi capitani, anche se spera in cuor suo di avere qualche giornata di libertà per poter provare ad andare in cerca della tanto desiderata prima vittoria da professionista, risultato che appare ampiamente alla sua portata anche in grandi eventi per quanto mostrato sinora. A servizio della squadra, poi, ci sarà sicuramente anche Cesare Benedetti, da sempre uomo di fiducia del team.
Passando al comparto velocisti, invece, l’uomo più atteso è sicuramente Sam Bennett. L’irlandese ha deciso di tornare in questa squadra dopo due anni con il gruppo QuickStep, con cui ha raccolto tante soddisfazioni, ma dove è arrivato anche alla rottura con la dirigenza. Il classe 1990 vorrà sicuramente dimostrare di essere ancora in grado di poter figurare fra i migliori al mondo in volata e lottare per traguardi prestigiosi. Del suo treno dovrebbe quasi sicuramente farà parte Shane Archbold, anche lui tornato in squadra dopo due anni con la formazione belga e pronto a supportare il suo capitano. Sempre per le volate, poi, la squadra potrà puntare anche sull’estone Martin Laas e, soprattutto, su un altro nuovo acquisto come Danny Van Poppel, che potrebbe mettersi in mostra anche nelle classiche.
Per quanto riguarda proprio le corse di un giorno, gli occhi sono puntati tutti invece sui due tedeschi Nils Politt e Maximilian Schachmann. Il primo, dopo lo splendido secondo posto alla Parigi-Roubaix del 2019, è atteso al definitivo salto di qualità nelle classiche delle pietre: dopo qualche stagione difficile la vittoria di tappa allo scorso Tour de France sembra aver dato nuovo morale e nuova convinzione nei suoi mezzi e sarà interessante vederlo all’opera nelle corse di un giorno più importanti. Il secondo, invece, punterà forte sulle Ardenne, dove nel 2019 è già stato terzo alla Liegi-Bastogne-Liegi, ma può essere sicuramente competitivo anche su altri terreni, per esempio le corse di una settimana, come dimostrato dalla vittoria nelle ultime due edizioni della Parigi-Nizza.
Soprattutto nelle classiche del Nord potranno dare un grande supporto ai capitani i due austriaci Lukas Pöstelberger e Marco Haller. Il primo ha costruito in questa squadra tutta la sua carriera, mettendosi spesso a disposizione dei compagni di squadra, ma ottenendo anche importanti risultati in proprio, come il quarto posto al Fiandre 2019. Il secondo è arrivato, invece, quest’anno in squadra e saprà sicuramente fornire ai capitani tutta l’esperienza maturata nei suoi tanti anni di professionismo.
Le giovani promesse
Tra i giovani atleti su cui la squadra punta forte c’è sicuramente Giovanni Aleotti. L’azzurro l’anno scorso si è già messo in mostra vincendo una tappa e la classifica generale al Sibiu Tour, chiudendo in seconda posizione il Circuito de Gexto e a ridosso della top 10 il Giro di Polonia e conquistando, quindi, la fiducia del team. Secondo classificato al Tour de l’Avenir 2019, in molti sono convinti che il classe 1999 in futuro possa puntare a fare bene nei grandi giri, ma per il momento il nativo di Mirandola non vuole anticipare i tempi e vuole puntare soprattutto a fare bene nelle brevi gare a tappe di una settimana.
Tra i giovani che l’anno scorso si sono decisamente messi in mostra e sui cui la squadra vuole puntare molto c’è anche Matthew Walls. Il britannico ha mostrato fin dalla sua prima stagione tra i professionisti un grande spunto veloce, che tra le altre cose gli ha anche permesso di conquistare la medaglia d’oro a Tokyo 2020 nell’omnium e a vincere il Gran Piemonte davanti a quotati velocisti. Un altro uomo da tenere in considerazione quando si parla di arrivo allo sprint è poi Jordi Meeus: anche lui nella sua prima stagione da professionista ha ottenuto risultati importanti, con due successi e altri diversi piazzamenti a impreziosire la sua annata, e sicuramente vorrà proseguire il suo percorso di crescita anche nel 2022. Una vittoria anche per Ide Schelling, che sembra aver fatto passi avanti interessanti nell’annata appena trascorsa. Con diversi piazzamenti, anche contro avversari di buon livello, il 23enne può puntare a fare il salto di qualità nel nuovo anno.
Tra i neoprofessionisti, invece, è molto atteso il belga Cian Uijtdebroeks. Il classe 2003 è da molti considerato il nuovo Remco Evenepoel e proprio come il connazionale è approdato nella massima categoria direttamente dagli juniores. Sicuramente la prima parte dell’anno servirà per prendere confidenza con la nuova categoria e i nuovi ritmi gara, ma chissà che nella seconda metà della stagione non lo si possa già trovare competitivo. Altro junior che farà il salto tra i pro’ è il giovanissimo tedesco Luis-Joe Lührs, a sorpresa promosso in prima squadra dal vivaio del team. Anche il 18enne, che nel 2021 ha chiuso al decimo posto la prova in linea dei Mondiali nelle Fiandre e ha concluso ben tre corse alle spalle proprio di Uijtdebroeks, sarà chiamato soprattutto a fare esperienza tra i grandi.
Organico Bora – hansgrohe 2022
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